martedì 15 gennaio 2008

Un paese a rischio di regime mediatico

Vi invito a leggere l'articolo di Giuseppe Giulietti inerente al conflitto di interesse..

Qui sotto vi riporto le prime righe:

Berlusconi, al di là delle smentite che non smentiscono nulla, ha proposto un baratto tra una nuova legge elettorale e l’integrale tutela del suo interesse privato. Non basta più respingere l’indecente proposta (e vorrei vedere il contrario!), ma è necessario aggiungere che una nuova legge elettorale che non venisse accompagnata dalla contestuale risoluzione dell’anomalia italiana in materia di conflitto d’interessi e di assetto dei media, ci condannerebbe a restare una democrazia dimezzata, un paese a rischio di “regime mediatico” per usare una espressione cara ad Umberto Eco... I ripetuti appelli del presidente Napolitano, le tante iniziative promosse da forze politiche, sociali, sindacali, religiose,stanno contribuendo a creare una nuova coscienza attorno al dramma delle morti sul lavoro. A questo positivo processo ha contribuito anche il silenzioso e quotidiano lavoro che è stato svolto dallo spazio che questo sito ha voluto dedicare a simili temi e che è stato impostato e gestito con grande rigore da Raffaelle Siniscalchi e da Diego Alhaique.

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1 commento:

il_gambi ha detto...

Una valutazione complessa che in larga misura condivido. Ho seguito con interesse l'intervento della Rangeri ad AnnoZero e ricordo con ribrezzo i tempi dei diktat bulgari. Credo nella direzione positiva della riforma Gentiloni, ma attenzione: non cadiamo per l'ennesima volta nel tranello che il Mago di Arcore ci sta tendendo. Spostare l'attenzione dei media.."dai media a se stesso" (che poi è una sola identità, è un tubo catodico vivente) è una cosa che gli è sempre riuscita. Attenzione quindi a non farci accusare di persecuzione.. lui ci prova sempre, facciamoci furbi!

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