martedì 29 gennaio 2008

Le cifre che non ti aspetti (o si?)

Statistiche alla mano, gli stipendi fissi degli italiani sono rimasti praticamente invariati dal 2000 al 2006. Qualche minimo incremento, ma non sufficiente a mantenere costante il potere d'acquisto. Fatti di cruda attualità, portati al clamore dalle manifestazioni dei lavoratori dipendenti, dopo che due finanziarie si sono date come priorità l'aggiustamento dei conti pubblici e contemporaneamente all'avvio delle politiche di welfare.

Quale analisi a riguardo? Propongo la più semplice, quella che correla periodi storici a relativi governi: 2001 - 2006: centrodestra. Gli anni delle tasse abbassate (quali?), della riforma delle aliquote (in senso opposto alla logica), della propaganda federalistico-fiscale (norme approvate da Prodi, millantate da Berlusconi) e della nuova "belle epoque" caratterizzata dalla creatività tremontiana.
Un governo che ha ignorato i ceti sociali pù esposti ai mutamenti dell'economia e dunque più penalizzati in un contesto che ha sostanzialmente favorito logiche di tipo corporativo e imprenditoriale, allargando ancora la "forbice" sociale.

Detto questo, ci si chiede come e perchè dovrebbero cadere (o non cadere) i Governi. Secondo me sui mancati risultati, specie se ve n'è un buon numero....

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