venerdì 30 maggio 2008

Il taglio dell’Ici? Usano i soldi per la violenza sulle donne...

ARTICOLO TRATTO DA L'UNITA'


Alla faccia della sicurezza. Nell’era del Berlusconi IV, non paghi la tassa sulla prima casa ma, se sei una donna, devi sperare che non ti capiti mai nulla. L’ultima trovata del governo è una delle più vergognose. Spulciando i complicati numeri relativi alle misure finanziarie per il taglio dell’Ici si scopre infatti che tra i capitoli di spesa tagliati per recuperare soldi c’è pure il Fondo per le donne vittime di violenza. Lo aveva istituito Prodi nell’ultima finanziaria: 20 milioni di euro destinati al sostegno delle vittime e alla prevenzione.

Insorgono le parlamentari dell’opposizione e le associazioni di difesa delle donne. Telefono Rosa, storica rete di salvataggio per le donne che hanno subito violenze dentro e fuori le mura di casa, è indignata: «Questa decisione è infamante – tuona la presidente Gabriella Carnieri Moscatelli - Mi sento di dire, come già ha detto qualcuno, che siamo di fronte al funerale delle donne visto che le risorse che dovrebbero finanziare i diritti di chi subisce uno dei crimini più orrendi, appunto lo stupro, vanno per l'Ici, a vantaggio magari di proprietari che vanno in giro con una Maserati o una Ferrari».

Arcidonna denuncia questa «vergognosa mossa finanziaria che offende i milioni di donne che nel corso della loro vita hanno subito violenze. Da un lato – ricorda la presidente Valeria Ajovalasit – si proclama la tolleranza zero per reprimere le violenze, dall'altro si vanificano gli sforzi di chi opera sul territorio per contrastare concretamente questo fenomeno, che, voglio ricordare, riguarda solo in minima parte i crimini commessi dai migranti: è all'interno della famiglia, infatti, che avviene la stragrande maggioranza delle violenze sulle donne».

Il coro è tutto rivolto al neo ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna. «Vorrei capire cosa intende fare», si chiede Vittoria Franco, ministra ombra delle Pari Opportunità. «Appare comunque chiara – aggiunge – la visione del governo Berlusconi su questa questione. Si vuole ricondurre il problema della violenza contro le donne all'immigrazione, quando il fenomeno è molto più complesso e riguarda per lo più la violenza familiare».

La Carfagna ha già risposto, ma non convince: «A dispetto dei polveroni della sinistra, che guarda più alla forma che alla sostanza, sarà mia cura fare in modo che questa normativa ed i fondi, che ad essa verranno collegati, si traduca in azioni concrete per le donne».

Guardando alla sostanza, interviene l’ex ministro Barbara Pollastrini, che fortemente volle quel Fondo. I tagli, ricorda, non consentirebbero più l’esistenza «dei numeri verdi, dell'informazione a quante si sentono minacciate, dei centri antiviolenza, delle case per le donne maltrattate e offese, del monitoraggio delle molestie».

venerdì 23 maggio 2008

Risparmi sui mutui? Ehm... non proprio... anzi, no.

QUI la risposta delle associazioni dei consumatori riguardo al provvedimento/accordo del Ministro Tremonti con le ABI.
Si ricomincia con la finanza creativa, ti dicono che risparmi e poi... non è così.
Ne sapremo (presto) di più.

sabato 17 maggio 2008

GdF: recuperati altri 9 mld dall'evasione

QUI potete trovare nel dettaglio, il resoconto dal primo 2007. Chi si impegna a verificare che il trend si confermerà nei prossimi anni? E che queste risorse saranno distribuite in maniera proporzionalmente adeguata?
NOI, spero. Ma anche VOI.





venerdì 16 maggio 2008

STOP THE FEVER !

Un'altra iniziativa per sostenere e difendere il clima. Con i piccoli gesti quotidiani, possiamo essere determinanti. Tutti.
Sotto, allora.

giovedì 15 maggio 2008

save the highways (after the parks) !

http://www.parchivimercatese.it/Petizione226.htm

Il tema ambientale in Lombardia (e in Brianza!) ci è particolarmente caro, come avrete avuto modo di verificare con le nostre iniziative locali (Agliate: area Pozzi, Piano Cave ecc. ecc.).
Il PD Lombardia ha già promosso alcune iniziative in difesa delle peculiarità storico-culturali ed ambientali del territorio (guarda QUI Save the Parks) ottenendo discreti successi.
Adesso che dalla Regione ci segnalano una nuova "chiamata", rispondiamo numerosi: otterremo ancora un grande risultato, ovvero la preservazione di quei vincoli che (forse) scoraggeranno definitivamente la Giunta Formigoni dal tentativo di approvare a più riprese, leggi che ignorano l'equilibrio tra costruzioni (edilizie) e compensazioni (naturali).
Ce lo auguriamo. FIRMATE ! !






Il signoraggio...

Ho trovato questa intervista inquietante inerente al signoraggio ossia l'insieme dei redditi derivante dall'emissione di moneta.
Una materia che non si addice al nostro Blog ma è di sicuro interesse.
Francesco aspettiamo una tua analisi sulla veridicità dei contenuti dell'intervista.

Cliccate qui!

domenica 11 maggio 2008

Il Presidente Schifani.....

Cari amici, nella serata di ieri il buon Travaglio ha scaturito un putiferio avendo criticato il Presidente Schifani per aver avuto rapporti con alcuni personaggi legati al mondo della Mafia...
La mia domanda è la seguente:
Sarebbe mai possibile per un nuovo partito come il PD creare una stagione di collaborazione con una maggioranza dove nella quale esistono personaggi cosi' emblematici e soprattutto incancrenati della peggior malattia che persiste in una buona parte della nostra società?
La risposta ovvia sarebbe NO....purtroppo ho il grosso timore che all'interno del nostro partito ci siano dei ramoscelli pronti a metter da parte la propria avversione a certe pratiche politiche...
Voglio ricordare che il nostro segretario si è speso tantissimo in campagna elettorale contro il cancro mafioso.

Vi riporto un documento tratto dal Blog di Antonio Di Pietro:
Riporto la "carta d'identità" tratta da "Se li conosci li eviti", libro pubblicato da Chiarelettere e scritto da Peter Gomez e Marco Travaglio, dell'attuale Presidente del Senato.

Schifani Renato Giuseppe (FI)
Anagrafe: Nato a Palermo l'11 maggio 1950.
Curriculum: Laurea in Giurisprudenza; avvocato; dal 2001 capogruppo di FI al senato; 3 legislature (1996, 2001, 2006).
Segni particolari: Porta il suo nome, e quello del senatore dell'Ulivo Antonio Maccanico, la legge approvata nel giugno del 2003 per bloccare i processi in corso contro Silvio Berlusconi: il lodo Maccanico-Schifani con la scusa di rendere immuni le "cinque alte cariche dello Stato" (anche se le altre quattro non avevano processi in corso). La norma è stata però dichiarata incostituzionale dalla consulta il 13 gennaio 2004. L'ex ministro della Giustizia, il palermitano Filippo Mancuso, ha definito Schifani "il principe del Foro del recupero crediti", anche se Schifani risulta più che altro essere stato in passato un avvocato esperto di questioni urbanistiche. Negli anni Ottanta è stato socio con Enrico La Loggia della società di Villabate, Nino Mandalà, poi condannato in primo grado a 8 anni per mafia e 4 per intestazione fittizia di beni, e dell'imprenditore Benny D'Agostino, poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo il pentito Francesco Campanella, negli anni Novanta:

il piano regolatore di Villabate, strumento di programmazione fondamentale in funzione del centro commerciale che si voleva realizzare e attorno al quale ruotavano gli interessi di mafiosi e politici, sarebbe stato concordato da Antonio Mandalà con La Loggia. L'operazione avrebbe previsto l'assegnazione dell'incarico ad un loro progettista di fiducia, l'ingegner Guzzardo, e l'incarico di esperto del sindaco in materia urbanistica. In cambio, La Loggia, Schifani e Guzzardo avrebbero diviso gli importi relativi alle parcelle di progettazione Prg e consulenza. Il piano regolatore di Villabate si formò sulle indicazioni che vennero costruite dagli stessi Antonino e Nicola Mandalà [il figlio di Antonino che per un paio d'anni ha curato gli spostamenti e la latitanza di Bernardo Provenzano, nda], in funzione alle indicazioni dei componenti della famiglia mafiosa e alle tangenti concordate.

Schifani, che effettivamente è stato consulente urbanistico del comune di Villabate, e La Loggia hanno annunciato una querela contro Campanella.

giovedì 1 maggio 2008

Redditi on line...una bella sorpresa...

Cari amici, con la pubblicazione on line dei redditi sul sito dell'Agenzia delle Entrate tutti noi abbiamo notato una vera sorpresa che ci deve far riflettere:
Il futuro presidente del consiglio Berlusconi nel 2005 ha dichiarato "solo" 28milioni di euro a fronte dei circa 140 milioni del 2007.
Faccio presente che nel 2005 il suddetto era presidente del Consiglio mentre nel 2007 il buon Visco era a capo del sistema fiscale...
In soli 2 anni è riuscito a quintuplicare il proprio reddito...mah...mah..
Mi fermo qui...

Come vincere a Carate?