sabato 29 dicembre 2007

Dini e i suoi ricatti..

Carissimi lettori...
Nei giorni scorsi oltre ad ever trascorso in armonia il nostro Santo Natale abbiamo avuto la prova che la politica italiana in certi suoi ranghi vive solamente di ricatti e di interessi personali.
La prova lampante e' la figura o meglio figurina del Senatore Lamberto Dini.
Già nelle settimane precedenti al periodo natalizio, il buon Senatore insieme alla sua allegra compagnia ha dato sfogo verbale alla futura caduta del governo Prodi...
Ma cosa sta spingendo questo signorotto ad accollarsi cosi' tanta responsabilità a far cadere un governo eletto democraticamente da milioni di italiani?
Beh, la risposta la si puo' tranquillamente trovare all'interno della sua reggia...
Mi spiego meglio: la Signora Dini nei giorni scorsi è stata condannata a 2 anni e 4 mesi per bancarotta fraudolenta ma tale pena è stata automaticamente sospesa a causa dell'indulto.
Il buon Lamberto credeva che la sua dolce mogliettina potesse sfuggire a qualsiasi condanna essendo lui stesso un noto ed importante Senatore della Repubblica nonchè sostenitore dell'odierno esecutivo...
Forse il nostro Senatore (per colpa della sua età) ha avuto dei momenti di amnesia credendo che attualmente il Governo Italiano fosse presieduto da Re Silvio da Arcore..
Insomma, all'interno della coalizione di Centrosinistra ci ritroviamo personaggi che hanno poco in comune alla buona politica di cui dovremmo esserne artefici.
Vi sono attori che purtroppo sono pronti a fare il tanto annunciato salto della quaglia.
Una prova tangibile è la ricostruzione di Repubblica di venerdi'28 dicembre dove nelle prossime settimane il gruppo dei Liberaldemocratici diverrebbe a tutti gli effetti un gruppo parlamentare. Voglio ricordare che per formare un gruppo in Senato bisogna avere a disposizione 10 Senatori.
Il buon Silvio da Arcore dopo i tentati accordi economici con alcuni senatori Unionisti sta già provvedendo a prestare qualche suo uomo di fiducia...
Attenzione cari amici, il Piduismo ha rialzato la testa!!!
Povera ma povera Italia...

10 commenti:

Franz ha detto...

I dati economici tanto cari a Dini dicono che il disavanzo pubblico è sceso al 2% (dal 3,3%) in un solo anno e che il PIL è cresciuto oltre l'1,5%.
Per un'opportuno confronto, si consideri che nel 2005 il disavanzo è stato pari al 4,2% e la crescita del PIL era allo 0,1%. Il risanamento dei conti pubblici è evidente, ed è forse l'unico vero grande merito del Governo Prodi fino ad ora. Governo che nell'ultima finanziaria ha tagliato le imposte per le imprese dal 33% al 27,5% (-5,5%) e che ora deve affrontare il tema del lavoro, non solo per recuperare i consensi perduti in questo periodo di "sacrifici" ma anche e soprattutto per un'esigenza di equità sociale. Dini pare ritenga giusto interrompere questo processo. Forse le politiche economiche seguite dal governo Berlusconi e la finanza creativa del ministro Tremonti gli sembrano preferibili... mah...

Franz ha detto...

Oggi finalmente, dopo aver letto il Corriere, posso dire di aver capito cosa vuole Dini e smentire categoricamente che - come sostengono i maliziosi - miri solo a passare con il Centrodestra.
Infatti mi pare concluda promettendo che non appoggerà in futuro governi che non perseguano i 7 obiettivi da lui proposti, cose tutto sommato abbastanza agevoli come la riduzione del 5% dei dipendenti pubblici o l'abolizione delle provincie (peraltro, da attuare in soli 6 mesi). Insomma, da oggi dobbiamo aspettarci un Dini di lotta, più che di governo...

il_gambi ha detto...

Evidentemente non è proprio "liberale" come intende farci credere, visto che i risultati dell'attuale Governo sono senz'altro migliori del precedente che, sulla scia della creatività di Tremonti, è sembrato solo lontanamente un governo caratterizzato da scelte economiche liberali. Se difendere le corporazioni e le lobby è essere liberali allora io non ho capito niente di economica politica.

Anonimo ha detto...

"Nei giorni scorsi oltre ad ever trascorso in armonia il nostro Santo Natale abbiamo avuto la prova che la politica italiana in certi suoi ranghi vive solamente di ricatti e di interessi personali." scusatemi,ma sapete che Veltroni(tra l'altro nemmeno parlamentare) e Berlusconi(condanne varie scampate grazie a leggi da lui inventate e primo in italia ad avere a che fare col conflitto di interessi) stanno decidendo come gli italiani dovranno votare per il nostro futuro? Di sottobanco. E' parte di un paese democratico tutto questo?Finchè parlate di Carate Brianza il pregiudizio sul partito non ce l'ho,ma quando parlate di nazionale ragazzi....Veltroni non è meglio di Berlusconi. E ultimamente culo e camicia. Il teatro della politica. Dopo le intercettazioni su Berlusconi Amato dice"è stata violata la privacy"!!!!mavaf!!!!!!!!!!
Questo si è comprato voti in senato e tu parli di PRIVACY!!!!!!E credete ancora in destra e sinistra?
Scusate lo sfogo,ma ci credete davvero al corriere della sera?fate ricerche in internet e non leggete i giornali. Se mettete insieme i pezzi di uno e dell'altro arrivate vicini alla realtà e non è quella che sentite al tg5 e nemmeno su rai1. L'Italia è smossa dalla mafia,dalle lobby,dagli imprenditori..che hanno in mano l'informazione.I politici eseguono gli ordini e dividono gli italiani per ottenerne il controllo. Direi che ci riescono. Finchè non usciamo da questo cliché l'Italia andrà allo scatafascio...

Franz ha detto...

Ciao Marco,
ti confesso che spesso i miei sentimenti sulla politica nazionale non sono così distanti dai tuoi.
Ne siamo spesso scoraggiati, e proprio per questo preferisco interessarmi della politica locale, dove secondo me si può (o si dovrebbe) agire in modo concreto e responsabile verso i cittadini, al di fuori da schemi ideologici. Per questo mi fa molto piacere che tu dica di non nutrire un pregiudizio su chi, come me, si impegna (da poco invero) su Carate.
Detto questo, ci sono alcuni passaggi del tuo post che non condivido.
In primis, che Veltroni non sia meglio di Berlusconi. Qui però ci vorrebbe un discorso troppo lungo, e secondo me non così produttivo.
Mi sembra più interessante discutere le tue valutazioni circa i tentativi di riforma della legge elettorale. Tu sostieni che Veltroni e Berlusconi stanno decidendo insieme "di sottobanco" come gli italiani andranno a votare. Tanto di sottobanco, non direi. Veltroni ha avanzato una proposta, elaborata tra l'altro da un giovane giurista dell'Università di Bologna. La proposta è stata discussa con i leader di tutte le forze politiche. Alcuni hanno espresso il loro pieno dissenso (Fini), altri hanno chiesto garanzie rispetto alla territorialità (la Lega), altri non vorrebbero la componente 'spagnola 'ma solo quella 'tedesca' (Casini, Bertinotti e una parte degli stessi PD). In questo dialettica infine è entrato anche Berlusconi (che non ho ancora ben capito a cosa esattamente si sia dichiarato favorevole, forse al fatto che vi sia un vincolo di coalizione pre-definito). Un processo così ampio di confronto non mi pare possa essere derubricato come "di sottobanco" e "anti-democratico". Mi sembra peraltro sia l'unico modo per produrre una riforma, della quale abbiamo bisogno perchè sarai anche tu d'accordo che con 24 Partiti in Parlamento non si va da nessuna parte.
Per fare una riforma elettorale la nostra Costituzione prevede una maggioranza dei 2/3. Al Senato la maggioranza di 2/3 (sui 322 che comprendono anche i senatori a vita) è pari a 215, senza i 78 di Forza Italia restano solo 244 voti teorici divisi in 14 diversi gruppi parlamentari (oltre a 6 senatori 'esteri'). Insomma, a me pare evidente che - piaccia o meno - senza un accordo con Forza Italia nessuna riforma è possibile. Come mi pare evidente che quella attuale non è una buona legge elettorale. Perciò sono stato contento dell'iniziativa assunta da Veltroni, e se dipendesse da me sottoscriverei parola per parola la proposta Vassallo.

Anonimo ha detto...

Il mio occhio guarda questo accordo con forza italia come il complotto solito della politica italiana per salvaguardarsi le spalle a vicenda e sopravvivere in un momento difficile della politica. La riforma va discussa in parlamento,non tramite interviste ai telegiornali. Ma quello che ormai ho di fronte è un quadro negativo della politica italiana. Per dirtene una nutro dubbi anche sulla lista civica nazionale. Il sistema di mafia che si nasconde dietro il palco dei politici mi sembra qualcosa di troppo ampio per cercare di tagliare la parte marcia. Va buttata la mela. E i politici eseguono solo ordini.
Ovviamente queste sono mie idee,e non posso credere che gente con una media di 70 anni di età possa trasformare il paese in meglio. Se siamo arrivati qui è proprio perchè ci hanno portato loro. Solo che loro hanno la panza piena,noi no.
Riguardo al comune è un altra cosa. Nel comune si potrebbe fare la nostra isola felice. Raccolta differenziata al 90%(contro il 30%attuale),energie alternative,piste ciclabili,ici inferiore per la prima casa dei giovani da 20 a 30 anni,Rallentare l'edificazione del territorio,e sopratutto conti pubblici visibili on-line con le relative voci di spesa!Le concessioni edilizie on-line insieme ai video dei consigli e delle commissioni!
Spero davvero nella vostra buona fede. Però non credo abbiate grandi possibilità...il potere a carate è in mano a determinate persone,senza quell'appoggio non penso riuscirate a metterci piede. Mi raccomando non vendete l'anima al diavolo per salire;) il compromesso non rende felici nessuno. Se non chi firma gli accordi.
saluti!

il_gambi ha detto...

Ho letto attentamente i tuoi post e non mi sento di aggiungere altro a quanto ha detto FRANZ, e non solo perchè lo condivido appieno.
Semplifico la cosa, se mi è permesso, e non perchè la cosa in sè è semplice.... Se è vero che per cambiare qualcosa in Italia ci vuole tempo, qualcuno finalmente ha lanciato l'amo. Allora ci sono due strade: o vigiliamo come cani da guardia, che le cose siano fatte alla luce del sole e con serietà e forse avremo ragione di una situazione di stallo non più sostenibile, oppure ci accodiamo agli scettici che parlano bene (a volte) e agiscono poco (o mai).
Sicuramente imperfetta, la nuova legge elettorale garantirà maggiore stabilità. Nuovi governi stabili produrranno decisioni imperfette con l'idea che la progressiva alternanza del potere possa produrre un risultato finale comunque più soddisfacente dell'attuale. L'imperfezione è la regola, ma si può sempre migliorare. Quello che immagini tu, Marco, è un taglio radicale, e anche se mi dispiace dirlo, non è una strada percorribile a prescindere che possa essere giusta o meno giusta. Lavoriamo a fianco di chi ha iniziato questo difficile (ma positivo) percorso, per aiutarlo a realizzare prima e meglio gli obiettivi preposti. Possibilmente insieme.

Anonimo ha detto...

Vi auguro di aver ragione,vi chiedo solo di non fare i cavalli con il paraocchi(se c'è qualcosa che non quadra non convincetevi che sia giusto così) Una grave pecca degli iscritti di partito è la capacità di non vedere le cose dove ci sono. Un esempio è l'attuale governo...C'è gente che ci crede ancora al programma presentato!Non ne hanno fatta nemmeno una...escluso l'indulto.
Insomma capite cosa intendo no?;)
Vi auguro un buon lavoro a carate brianza,puntate sulla chiarezza dei conti pubblici...li vorremmo vedere in internet insieme alle spese. Questa è la strada...di destra e sinistra poco conta....;)
Buon anno 2008!

Franz ha detto...

Ciao Marco,
ancora una volta non sono d'accordo con tutte le tue affermazioni. Non è vero che il governo non abbia attuato per nulla il programma, per esempio ha abolito lo scalone pensionistico. Io poi ritengo molto importante il risanamento dei conti pubblici(oggi si è saputo che il fabbisogno pubblico è stata ridotto di 7mld di euro rispetto al 2006) e penso/spero che SE il Governo durerà potrà attuare anche altre parti del programma. Peraltro, non sto dicendo che il giudizio ad oggi sia positivo. E' che negli anni ho imparato che i governi possono compiere scelte impopolari solo a inizio mandato, e che quelli che le evitano mantengono magari la loro popolarità ma ci alla fine ci inguaiano ancora di più. Vorrei aspettare ancora un po'm, memore delle critiche che muovevo a Prodi nel '98, salvo poi rimpiangerlo nei tre anni sucecssivi... e ancor più nei cinque seguenti.
Peraltro, preferisco anche io discutere di Carate dove tutti noi potremo misurarci direttamente sulla coerenza fra le nostre parole di oggi e i nostri comportamenti di domani. Sulle tue proposte (che tra l'altro avevo letto nel documento pubblicato nel sito meetup) mi trovo perfettamente d'accordo, come del resto tutto il centrosinistra. E penso anche io che il punto di partenza sia la completa trasparenza, non solo delle spese ma anche dei processi decisionali. Anche noi vogliamo lavorare per ottenerla. E per far capire ai cittadini quanto essa sia indispensabile a una buona politica. Qui si parrà nostra nobilitate.

Anonimo ha detto...

Discutiamo pure di Carate,sai,il tema nazionale ai miei occhi è in forte contrasto con le vostre idee...;)non sono schierato nè di qui di lì sia chiaro. Potremmo stare dei giorni interi a discuterne. Preferisco guardare il "già fatto" e non il "faranno". Uguale a carate brianza. Ci vedremo presto immagino...buon lavoro e buona preparazione per le prossime amministrative...

Come vincere a Carate?