lunedì 19 novembre 2007

Intervista di Veltroni a Repubblica

Vi riporto l'intervista on line fatta da Repubblica al segretario del PD Veltroni:

ROMA - L'annuncio di Berlusconi sancisce "di fatto la fine della stagione della Cdl" dovuta anche, fra gli altri elementi, alla nascita del Partito democratico. E va benissimo il dialogo, ma "la prospettiva non è solo la discussione sulla legge elettorale, bensì un confronto sulle riforme istituzionali e un intervento sui regolamenti parlamentari". Così Walter Veltroni, al termine dell'esecutivo del Pd, commenta la nascita del nuovo partito annunciata dal Cavaliere. Dunque, sì al dialogo con il centrodestra, purché non sia posta alcuna "data di scadenza al governo, che va nettamente tenuto fuori, per evitare possibili ricadute negative su Prodi e sulla stabilità del suo esecutivo". Quanto alla legge elettorale, torna a citare, come possibile modello di riferimento, il "Vassallum", che tuttavia già nei giorni scorsi aveva destato più d'una perplessità all'interno dello stesso Pd. "A noi - precisa Veltroni - interessa un sistema che favorisca la bipolarizzazione, a partire dal proporzionale".

Cambia la geografia del centrodestra. Con l'annuncio dello scioglimento di Forza Italia nel futuro Partito del popolo, osserva il sindaco di Roma, Berlusconi "ha di fatto sancito la fine della Cdl". Cambierà la geografia del centrodestra e non del centrosinistra, quella si è modificata in modo obiettivamente razionale". E proprio il Pd sarebbe, a giudizio di Veltroni, fra i fattori che hanno contribuito a determinare "una situazione di movimento nel centrodestra, che adesso si presenta nella forma della fine della stagione della Cdl".

Dialogo sull'assetto istituzionale. La prospettiva, sottolinea il segretario del Pd, "per quanto mi riguarda e ci riguarda, non è solo la discussione sulla legge elettorale, ma sulle riforme istituzionali e un intervento sui regolamenti parlamentari. Queste tre cose stanno insieme e insieme vanno affrontate". "Va benissimo", dunque, il dialogo, ma che sia "anche sull'assetto istituzionale, anche perché le riforme sono già in discussione in Parlamento".

Discussione con tutte le forze politiche. Il Pd, assicura Veltroni, dialogherà con tutte le forze politiche interessate a un nuovo assetto istituzionale, disponibili ad affrontare la principale emergenza del Paese". Nessuna "corsia preferenziale" - come gli chiedono i cronisti - con Berlusconi: "Avremo lo stesso grado di cura nei rapporti con tutte le forze politiche del centrodestra".

"Vassallum", soluzione possibile. La proposta Vassallo-Ceccanti, dice Veltroni, "è una soluzione possibile. Abbiamo detto a più riprese che a noi interessa la presenza di un elemento che favorisca il processo di bipolarizzazione di cui ha bisogno il nostro Paese, a partire da un sistema proporzionale. Così come succede negli altri sistemi europei. La misura e le tecnalità, le possiamo vedere. Però, l'arrivo di questa proposta politica del Vassallum - osserva Veltroni - è servita ad aprire una dialettica del tutto nuova. Nessuno, un mese fa, pensava che saremmo arrivati al punto di oggi. Si è aperta una nuova stagione politica".

I tempi della riforma. Quanto ai tempi della riforma e al modello elettorale, Veltroni spiega: "Per la legge elettorale ora si tratta di verificare le posizioni dei singoli e di cercare un punto di equilibrio. Mi pare che i princìpi si vadano sostanzialmente delineando. Si tratta di tradurli in un articolato di legge ma, si è obiettivamente passati a una nuova fase". Per quel che riguarda i tempi, ovvero prima le riforme e poi il voto, il sindaco di Roma ricorda che il prossimo anno "dev'essere impegnato per fare le riforme istituzionali, la legge elettorale e la modifica dei regolamenti parlamentari. Per noi rimane questa la scadenza".

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