giovedì 22 novembre 2007

L'informazione: libera e diretta.


Come tutti sapete, ieri il quotidiano "Repubblica" ha pubblicato le intercettazioni telefoniche tra i dirigenti Rai e Mediaset, che dimostrano, se non un preciso disegno politico, quantomeno un "interesse" a mettere in luce il Premier di allora (Berlusconi) anche a scapito di eventi di portata mondiale. Da qualunque parte la si veda, il giornalismo in Italia è ancora in seria difficoltà. Sono note (e dimostrate) le vicende in cui giornalisti e direttori di TV si sono disinteressati dell'informazione per una pura logica di parte. L'esempio di declino di qualità e trasparenza del giornalismo, è il "Giornale", passato dall'autorevole firma di Indro Montanelli a quella di Vittorio Feltri. Contenuti come questo sono ben sviluppati nei libri di Marco Travaglio, uno degli ultimi "segugi" della notizia in quanto tale, libera, vera. Altri invece hanno scelto di essere faziosi, tradendo la notizia stessa, che è la linfa vitale del giornalismo. NO alla mistificazione della realtà; SI alla libertà di informazione. Che le querele piovano, nessuno è mai stato condannato per aver pubblicato la verità.






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