giovedì 24 luglio 2008

Sarà un autunno caldo

Così si capisce chiaramente l'inversione di tendenza di questo governo.
Un'altra priorità irrinunciabile, dopo l'immunità per le alte cariche, il salvataggio di Rete4, la riforma della giustizia... è il ponte sullo stretto.
Per farlo, vengono devoluti fondi già previsti per il rilancio dello sviluppo del Sud, che ha un'estensione geografica molto più grande delle provincie di ReggioC. e Messina, ma una lungimiranza politica più piccola di una nocciolina.

L'obiettivo del pareggio di bilancio, poi è previsto per il 2011, con tentativi - oserei dire acrobatici - di spiegare come sarà possibile. Visto che al momento si sa soltanto che ci saranno tagli e che le tasse non diminuiranno.
Resta ancora da comprendere come abbia fatto Prodi in 2 anni a contenere la pressione fiscale, ridurre il rapporto deficit-PIL prevedendo comunque devoluzioni compatibili con un (modesto) rilancio del paese. Resta da comprendere a cosa è servito far cadere il governo, sinora.
E' servito a Berlusconi, e basta.

Dice il PD: sarà un'autunno caldo. Per chi non se ne fosse ancora accorto, caldo lo fa già da Aprile.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E’ una manovra che non affronta le vere emergenze del paese. Non vi è nulla a favore del recupero del potere d’acquisto dei salari, stipendi e pensioni. L’impostazione della manovra si basa marcatamente sui tagli alle spese. Se da una parte non mette direttamente le mani nelle tasche dei cittadini dall’altra lo fa in modo indiretto attraverso i tagli ai servizi sociali, alla scuola e alla sanità con il rischio di far peggiorare ancor più la condizione di molte famiglie. I previsti tagli alle spese dei Comuni incideranno negativamente sulla concessione dei servizi a domanda individuale penalizzando di fatto le famiglie più povere. L’introduzione della carta pre- pagata, oltre ad essere una misura pietosa e compassionevole, data la scarsità delle risorse, rischia di accontentare pochissime persone con elevati costi di gestione organizzativa. Questi ed altri interventi fortemente negativi in fatto di fisco, scuola, sanità e politiche del lavoro rendono di fatto giustizia all’operato del governo Prodi che aveva avviato il paese verso una difficile ma non impossibile ripresa. Le impronte di questa legislatura ci riconducono ad antichi maestri del Darwinismo sociale che, uno stupido gioco in scatola, ci ha fatto vincere ad usufrutto per i prossimi cinque anni.
Yellow

il_gambi ha detto...

Pronti YELLOW ! !
Ho l'iniziativa buona per parlare insieme e in ambiente visibile di welfare e salute.
Pippo ne sa già qualcosa, abbiamo in mente di collaborare con Lissone e di sentire qualche impressione dal vivo di utenti scontenti. Resta in contatto, se la cosa va in porto, ti faccio sapere subito!

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