lunedì 29 settembre 2008

Radio e TV "Putiniani"

Cari amici,

l'argomento odierno potrebbe annoiare i piu' dato che è da circa 15 anni che se ne parla ma a tutt'oggi una piccola denuncia sul tipo di informazione che si sta verificando e' d'uopo.
Negli ultimi mesi i mass media nazionali tendono sempre di piu' ad essere cooperanti con l'attuale governo e cio' è dimostrabile attraverso la visione dei maggiori TG, programmi d'intrattenimento e non da meno l'utilizzo della radio.
Se per i primi due era abbastanza scontato, un po' perplesso mi ha lasciato ultimamente una delle Radio piu' ascoltate a livello nazionale ossia RTL 102.5
Ebbene cari amici, da qualche settimana ad oggi, ogni domenica mattina vi e' uno spazio lasciato a disposizione al Ministro Brunetta dove con molto savoir faire condito da una impepata di populismo DOC racconta i suoi grandi risultati che si stanno verificando all'interno della Pubblica amministrazione e di tutti i suoi progetti da qui ai prossimi 100 anni.
Tutto questo e' contornato da un mediocre giornalista di comodo e senza alcuna controparte.
La continuazione delle trasmissioni avveniva con la messa in onda de "L'indignato speciale" condotta da Pamaparana insieme ad altri 2 opinionisti di vera eccellenza democratica!!

Insomma cari miei, quando Mister B annuncia che il suo apprezzamento popolare sta arrivando a cifre semi vergognose per un popolo antico come il nostro, non mi fa stupire piu' di tanto...
Il bombardamento quotidiano a livello mediatico è sempre piu' insistente e l'opposizione ormai è quasi inesistente.

Vogliamo continuare?
Questa mattina essendo di riposo ho fatto un po' di zapping televisivo...
Non l'avessi mai fatto!!!!
All'interno del programma UNOMATTINA l'argomento principe era il razzismo dove un giornalista di colore raccontava la difficile situazione italiana di molti extracomunitari dove seguiva la denuncia verso alcuni giornali o TG che sminuivano gli ultimi gravissimi eventi. La replica oltre ad essere affidata al conduttore Michele Cucuzza che replicava a queste gravi accuse fatte al mondo dell'informazione veniva chiamato in causa il buon Marietto Giordano che con la sua simpatica voce castrata replicava dando dello stupido o quasi all'ospite di colore.
Ma tutto non finisce qui:
Cambio canale e giro su MATTINA CINQUE dove il buon conduttore di questa novella trasmissione si e' portato come ospite fisso il mitico giornalista PAOLO DEL DEBBIO ex dipendente Publitalia (Fininvest), ex parlamentare di FORZA ITALIA ed ora piu' che mai in forza presso le reti Mediaset (vedi Italia Uno prima del tg delle 12.20). Insomma vi e' stato un'attacco frontale nei confronti dell'intervista rilasciata dal buon Walter al Corriere della Sera con la compiacenza dello stesso conduttore nonche' l'intervento di uno pseudo editorialista che annunciava che il rispetto delle leggi in questi ultimi 3/4 mesi ha raggiunto cifre epocali.
Amici, in meno di 24 ore mi sono assorbito senza volerlo alcune ore di pressione governativa...

Se questi non sono tempi Putiniani....poco ci manca.

Stefano Cuch






mercoledì 24 settembre 2008

La parentopoli della libertà!!

Cari amici vi invito a leggere l'inchiesta di Repubblica inerente alla scandalosa parentopoli che si sta prefigurando nel regno di Raffaele Lombardo..



PALERMO - E' anche peggio di quando Totò spartiva il bottino fra i suoi clienti. Duecento euro a chi allevava una capra "girgentana" (agrigentina) e 500 a chi accudiva in giardino un asino pantesco (di Pantelleria), un contributo "per la lotta mondiale contro l'inquinamento" a chi viaggiava in nave, 12 euro per ogni chilo di manna tirata giù dall'albero. L'ultimo assalto alla Regione è più sfacciato. Ci sono di mezzo i parenti.

Tanti. E' così che don Raffaele sta già oscurando la fama del suo predecessore sopraffatto da una velenosa guantiera di cannoli.

E' un arrembaggio. Più fratelli e cugini e più figli. E più nipoti e più compari. Non c'è più soltanto Palermo (dove Cuffaro ha il suo quartiere generale) ma c'è anche Catania (dove il boss dei boss è Lombardo) e - chissà come - in Sicilia ci saranno pure più soldi. Quelle che tecnicamente vengono definite le "risorse della nuova programmazione" sono in sostanza 6 miliardi e mezzo di euro che pioveranno sull'isola da qui alla primavera del 2013. Alla Regione si preparano a un altro grande banchetto. Con un condottiero che pubblicamente promette rigore e regole ma poi fa sempre finta di niente.

A parole annuncia rivoluzioni nella spaventosa macchina burocratica e intanto lascia i soliti noti ai loro posti, giura di ridurre da 26 a 12 le società regionali e invece non taglia mai nulla, in nome della trasparenza sceglie come assessori due noti magistrati e poi però il suo governo scivola ancora nella vergogna dei familiari più intimi assunti per chiamata diretta. Alla muta muta - zitto zitto come si dice in Sicilia - Raffaele Lombardo è in corsa per battere tutti i record nella Sicilia delle abbuffate.

Nella Regione che per la sua Sanità spende 8,5 miliardi di euro (il 30% in più della Finlandia, ha fatto notare a luglio la Corte dei Conti) tutto è come prima e più sconcio di prima. A pochi mesi dalla sua incoronazione il nuovo governatore sembra stia diventando un altro Cuffaro più smoderato di Cuffaro. Lo scandalo è diventato scandalo con Giuliana, la figlia di Giovanni Ilarda, il giudice che don Raffaele ha messo all'assessorato al Personale. Ma la lista di quei cognomi eccellenti assunti in Regione è infinita. Quelli che hanno una parentela molto stretta e gli altri, cognati, nuore, ex autisti, ex deputati "trombati".

Si comincia con Piero Cammarata, primogenito di Diego, sindaco di Palermo, e si finisce con una Misuraca (parlamentare di Forza Italia) e uno Scoma (assessore di Lombardo), con un Davola (ex autista di Gianfranco Micciché) e con un Mineo (figlio di un deputato regionale). Quasi tutti sono negli staff degli assessori. Come Rosanna Schifani, sorella di Renato, presidente del Senato della Repubblica. Era già dipendente della Regione, assunta per concorso nel '91, poi è stata "chiamata" dall'assessore alla Famiglia Francesco Scoma. O come Viviana Buscaglia, cugina del ministro di Grazia e Giustizia Angelino Alfano. La signora, un'"esterna", è nello staff dell'assessore all'Agricoltura Giovanni La Via. L'elenco di chi si piazza lì dentro con un cognome che conta mese dopo mese è sempre lungo.

Ogni assessore può avere 25 collaboratori fra segreteria particolare e segreteria tecnica, un terzo di loro arriva da fuori l'amministrazione. Così fan tutti. Pagando ciascuno degli 8 prescelti come dirigente 41.807 euro lordi più un'indennità di 7.747 euro e un'altra di 23.500. Come minimo, i fortunati che entrano in uno staff, portano a casa 70 mila euro. Gli uffici di gabinetto si trasformano in vere e proprie segreterie politiche.

Come quella dell'assessore ai Beni Culturali Antonello Antinoro dell'Udc. Ha chiamato vicino a sé: Giovanni Antinoro (non parente) che era l'autista di Cuffaro; Domenico Di Carlo, segretario del braccio destro di Cuffaro, Saverio Romano; Vito Raso, amico di Cuffaro; Gianni Borrelli, ex candidato Udc amico di Cuffaro e dello stesso assessore Antinoro. Lo chiamano staff ma è una tribù.

Rispetto a tutti gli altri 21 mila dipendenti regionali quelli degli staff non firmano il cartellino, hanno un rapporto solo con il loro capo - l'assessore - e tanto per gradire per gli interni un'altra indennità annua dai 7 ai 15 mila euro.

E se nei "felicissimi" di Totò Cuffaro sembrava che non ci fossero limiti al limite, l'esordio come governatore di don Raffaele è stato segnato da nuovi aumenti per 72 onorevoli su 90. Il parlamento ha voluto altre tre commissioni, altri "gettoni", altri incarichi e gratifiche da aggiungere ai 19 mila euro lordi di stipendio per ogni parlamentare. Totale delle spese in più per le tre nuove commissioni: 200 mila euro. Nelle stesse settimane del bonus per gli onorevoli, tutti i dirigenti dei vari assessorati sono stati valutati e promossi. Il minimo in "pagella" era un punteggio di 70, tutti sono andati oltre il 90. Dai 3 ai 15 mila euro in più per ogni burocrate.

"Il mio governo è già impegnato a tagliare gli sprechi", aveva solennemente giurato don Raffaele nel giorno del suo insediamento.

Numeri e nomi raccontano come sono andate le cose. A giugno il governatore aveva proclamato che avrebbe finalmente messo mano alle 25 società collegate alla Regione, 3.546 precari poi stabilizzati e in pratica tutti amici di amici, un bel po' di altri parenti di eccellenti siciliani, tutti entrati senza concorso. A luglio e a settembre ha ripetuto il proclama. Le 25 società sono sempre lì, una dependance della Regione Sicilia che conta quasi gli stessi impiegati che ha la Regione Lombardia.

Sulla carta si occupano di tutto. Trasporti. Informatizzazione. Patrimonio artistico. Qualche mese fa una società ha pubblicato un avviso per comunicare l'assunzione da parte di un'altra società di 38 ingegneri. Il nome dell'altra società è stato tenuto segreto "per motivi di privacy". Poi si è scoperto che era la Sicilia e-innovazione, una struttura che gestisce almeno 300 milioni di fondi europei e statali. Ma Lombardo non prende decisioni. Parla, parla ma non si mette mai contro nessuno. Immobile come una statua, assiste alle scorrerie nel gorgo di Palermo.

mercoledì 17 settembre 2008

Alitalia..una commedia all'italiana

Cari amci,
siamo arrivati al 17 settembre e sembra che questa triste telenovela possa continuare per altre e diverse puntate ma nel frattempo migliaia di lavoratori sono sempre piu' provati e preoccupati per conoscere la fine di questo film sul neorealismo all'italiana.
La questione Alitalia è quel frutto delle politiche scellerate del Governo Berlusconi 2001/06 che con la progressiva liberalizzazione dei servizi di trasporto aereo ha in primis voluto mantenere una situazione di privilegi insostenibili e per di piu' una scarsa visione dello steasso mercato; E' d'uopo ricordare che nel lontano 2001 le azioni Alitalia valevano circa 10 euretti l'una per passare poi a fine legislatura al circa Euretto che il buon Prodi ha dovuto ereditare nonche' ricercare qualche folle che potesse investire dei capitali nei confronti di una azienda che faceva e fa tutt'ora acqua da tutte le parti...

Ora pero' il nostro caro Cavaliere e' riuscito a tirar fuori dal suo bel cilindro una magia che in qualsiasi paese del mondo la propria gente si sarebbe rivoltata senza pensarci su 2 volte: far pagare circa 72.5 euro(lavoce.info) a contribuente per il salvataggio della nostra cara, carissima compagnia.
Insomma noi paghiamo i debitucci mentre la grande cordata italiana si spartirà la torta dei futuri profitti. Caspiterina, ma com'e' facile fare l'imprenditore in Italia...quasi quasi con qualche soldino da parte pure il sottoscritto potrebbe avventurarsi in questo mondo...
Mah, chissà cosa penseranno i nostri amici europei di questa losca operazione all'italiana...
Intanto pero' i mezzi d'informazione si stanno adoperando per annunciare il nuovo miracolo Berlusconiano..

Poveri ma poveri Italianetti...

Stefano Cuch

lunedì 15 settembre 2008

Autunno caldo!!

Cari amici eccoci qui di nuovo..

L'estate 2008 ormai e' agli sgoccioli e l'abbassamento verticale della temperatura atmosferica ne e' la triste conferma.
Ma come possiamo riportare un po' di tepore dato che ormai siamo prossimi al nuovo autunno?
Beh, la risposta e' molto semplice..
La situazione politica/economica italiana sta veleggiando verso temperature prossime all'equatore: si puo' variare dalla crisi dei consumi del singolo cittadino causato dal sempre piu' ristretto potere d'acquisto fino alla crisi Alitalia che si spera possa avere un dolce finale per poi continuare verso i numerosi contratti di settore non ancora rinnovati e girando intorno alle numerose riforme negative che questo governo si accinge ad approvare(scuola, giustizia, tasse...)

Il PD deve celermente cambiare il proprio ruolo di marcia ossia deve essere piu' presente tra i cittadini con le proprie proposte di una vera alternativa democratica, essere DIVERSI da chi in questo momento detiene le redini del nostro Bel Paese e cercare di battersi per una società dove l'etica ed i valori positivi siano prioritari.
La nostra dirigenza deve comprendere che la base del partito si aspetta una vera scrollata ossia un cambiamento radicale dei rapporti con gli attuali governanti.
Bisogna fare una VERA opposizione anche intransigente verso quei temi molto cari alla vita culturale e istituzionale di un paese moderno e democratico.

Stefano Cuch

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